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Cape North...another perspective

Russia, India e il progetto T 22220: il riallineamento strategico passa anche dal Polo Nord

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Cape North, the world through Huldra's eyes

A page regarding some actual topics coming from the North, another perspective, another point of view

Titolo piccolo

India, Russia e Artico.

Project 22220

 

 

L'ampliamento delle alleanze commerciali strategiche messe in atto dalla Russia di Putin, passa anche dall’Artico. L'attuale fase climatica in netto rialzo termico, ha ampliato la finestra temporale navigabile delle rotte commerciali polari, rendendo di fatto più conveniente il transito delle merci dalla cina alle coste europee e atlantiche, rispetto al consueto giro dal canale di Suez. La Russia rappresenta tra gli 8 Stati "Artici"che si pone come area vitale per gli interessi economici dell’ ex potenza comunista.

 

Il progressivo innalzamento delle temperature medie annuali, il mutamento delle correnti e le favorevoli condizioni atmosferiche stanno contribuendo al progressivo scioglimento dei ghiacci polari e alla maggiore praticabilità delle rotte commerciali in transito per le zone al di sopra del circolo polare. la possibilità di navigare per un periodo maggiore dell’anno e la necessità di transito di merci dai naturali HUB logistici di Cina e India, ha naturalmente spinto i due paesi a ricercare partnership strategiche con il principale degli Stati artici, la Russia appunto.

 

Nell’ambito dell’incremento delle capacità di navigazione nelle gelide acque polari, la Russia ha dato seguito ad un progetto presidenziale (ri)lanciando il potenziamento della propria flotta di navi rompighiaccio a propulsione nucleare. 

Di particolare portata, sono le navi di prevista costruzione nel piano denominato “Project 22220” (LK-60Y).

 

E’ prevista la costruzione di n. 7 navi, dotate di propulsione nucleare, con un'autonomia di circa 40 anni, con la necessità di rifornimento ogni 7 anna ed una capacità di rompere la crosta ghiacciata fino ad uno spessore di circa 4 metri con una velocità di lavoro costante a circa 1,5/2 nodi.

__Appaltate da ________    ed operate da ATOM FLOT, attualmente del totale previsto, 2 sono in servizio (Arktika e Sibir, quest’ultima consegnata ad ATOMFLOT il dicembre ultimo scorso, 3 in costruzione (Ural, Yakutiya, Chukoika) e altre due ancora da avviare, rappresentano un notevole aumento delle capacità di mantenere aperte le rotte commerciali artiche a beneficio dei principali patner commerciali russi.

 

L’India, nel corso del 21 summit Indo-russo, svoltosi lo scorso dicembre, ha manifestato il proprio interesse a voler partecipare allo sviluppo e successivo utilizzo della Northern Sea Route, la rotta commerciale che transita per la maggior parte in territorio sovietico che permetterebbe un taglio di circa il 30%  di tempo nella spedizion edi merci dai porti dell’asia verso l’Europa. 

 

Altro ambito che desta l’estremo interesse da parte indiana, risulta essere l’elevato bisogno di approvvigionamento di metalli e risorse minerarie, con particolare riferimento alle cosiddette “terre rare”, di cui il  “nuovo” territorio artico sarebbe fecondo.

 

Neodimonio, praseodimonio, terbio e diosprosio risultano essere essenziamle per la produzioni di veicoli elettrici di tutti i genere e centrali nello sviluppo di nuove fonti di energia rinnovabili, in maniera specifica per la costruzione di batterie rinnovabili e pale eoliche di grossa capacità.

il fondo marino artico risulterebbe poi ricco di piombo, ferro, zinco, oro, argento, pietre preziose e minerali da costruzione come sabbia, ghiaia e rocce tritate.

 

il valore stimato di tali risorse sarebbe, stando a quanto dichiarato dalla Ricognizione Geologica svolta dalla Norvegia ammonterebbe tra 1,5 e 2 trilioni di dollari americani.

 

In un mondo alla costante ricerca di materie prime, con nazioni spinte dalla voracità commerciale post pandemica, le difficoltà indotte alla produzione industriale globale dalla crisi della supply chain asiatica, potrebbe forzare paesi non necessariamente considerati “artici” ad un riallineamento strategico maggiormente incline all’ex repubblica sovietica.

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